
A Pompei Open Sky vince la “prova hacker”
Luglio 13, 2015
Sono arrivati coi loro computer portatili, un’ottantina di persone tra innovatori sociali, archeologi, sviluppatori, hacker, designer e semplici cittadini. Hanno risposto all’invito di Open Pompei parte del Grande Progetto Pompei GPP per la riqualificazione dello straordinario parco archeologico. Il 19 e il 20 giugno scorso queste persone hanno partecipato all’interno dell’Auditorium dell’Area Archeologica di
Pompei all’evento SCRIPTORIUM, un cosiddetto hackathon (maratona degli hacker) inserito in TEDxPompeii per produrre insieme un common digitale per l’archeologia, cioè la creazione di un sito di Pompei virtuale con mappa 4D, un archivio fotografico georeferenziato e aperto, piante archeologiche digitalizzate. Il nuovo sito sarà disponibile online prossimamente.
Tutto questo è successo grazie alla connessione via satellite di Open Sky e a Giovanni Maiello di Discovery Satellite, Open Sky Service di Calvizzano (Napoli). L’Area Archeologica di Pompei è infatti in una zona di digital divide. Grazie a quattro impianti installati in linea il servizio di Open Sky ha superato con successo la “prova hacker” e contribuito alla realizzazione di uno prezioso strumento a beneficio della valorizzazione del nostro patrimonio culturale, degli appassionati di archeologia e dell’industria turistica.