
Coronavirus e reti: le piattaforme di videostreaming riducono la qualità
Aprile 1, 2020
Vi abbiamo parlato, in uno dei precedenti articoli, del sovraccarico di dati che sta mettendo a dura prova le reti internet in questa quarantena.
In Italia è partito prima, ma ora anche l’Europa sta sperimentando questa sovrabbondanza.
Smart working, lezioni online, skype call, abbonamenti a piattaforme streaming per guardare serie TV, film e documentari… oggi c’è un traffico di dati pesante e mai, come ora, è necessario garantire il corretto funzionamento di internet (per informarsi, per formarsi, per lavorare…).
La soluzione? Netflix, YouTube, Disney+, in concerto con la Commissione europea, hanno deciso di sospendere l’alta definizione, alleggerendo così il carico di dati nelle reti internet.
Si passa dal 4K alla definizione standard di default (720p): una soluzione che riduce il traffico, ma che assicura sempre il servizio di visione film e altri contenuti multimediali ai clienti.
La Commissione Europea, intanto, ha lanciato con Berec (la Commissione e l’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) un sistema per monitorare il traffico dei dati della rete in ogni Stato membro, così da tenere sotto controllo il sovraccarico delle infrastrutture digitali.