Dalle Alpi agli Appennini… via satellite

Agosto 13, 2019

C’è un obiettivo fisso che anima noi di Open Sky: ridurre il digital divide. 

Per farlo ci stiamo muovendo tra isole e campagne dove mancano le infrastrutture di base, tra rifugi in alta montagna e villaggi turistici in contesti bucolici non raggiunti da linea ADSL.

Soddisfiamo quotidianamente anche molti clienti in zone insospettabili, quelle intorno ai principali centri abitati, perché il digital divide è ovunque.

Fortunatamente anche il nostro servizio satellitare è “ovunque”.

Il nostro sarà sempre più un lavoro a macchia d’olio, perché internet (come accesso alla conoscenza) – lo ribadiamo ancora una volta – non deve essere bene di una élite, ma di tutti.

Ci sono zone di alcune Regioni, come in Friuli Venezia Giulia, apparentemente servite bene da fibra ottica, ma non coperte in modo capillare. Molti, per questo motivo, risultano esclusi dai servizi digitali. Una situazione che necessita di essere superata per garantire a cittadini ed enti locali un accesso adeguato alla rete.

Uno scenario così commentato dall’assessore regionale alla Funzione pubblica, semplificazione e sistemi informativi del Friuli Venezia Giulia, nonché coordinatore della Commissione agenda digitale, Sebastiano Callari: “È fondamentale velocizzare la procedura di installazioni digitali. Per le aree marginali, dove la posa della fibra ottica è più complessa e costosa, sono al vaglio anche soluzioni sperimentali che offriranno risposte a breve e medio termine alle necessità degli utenti. Il segnale del satellite Eutelsat (l’operatore satellitare storico partner di Open Sky, ndr) permette di garantire un accesso alla rete a enti locali e cittadini. La Regione ha quindi proposto di avviare questo tipo di sperimentazione nelle aree montane e nei piccoli centri, per i quali il superamento del digital divide rappresenta un’opportunità di sviluppo economico-sociale e di contrasto allo spopolamento”.

Quello per cui Open Sky si sta battendo da sempre.