
EHealth via satellite: la salute passa dal web
Luglio 18, 2016
Internet può fare moltissimo per la nostra salute. Lo sanno bene Francia e Germania, paesi dove oggi la sanità viaggia sul web ed è possible consultare da casa tutte le informazioni sul proprio stato di salute, come pure ordinare le ricette necessarie per i farmaci. Inoltre grazie alla comunicazione, anche visiva, col medico in tempo reale si possono ottenere consulenze più accurate. Anche chi soffre di handicap o patologie croniche beneficia della rete, che consente un monitoraggio costante e rende superfluo quasi ogni spostamento doloroso. L’Italia si è impegnata a telematizzare la sanità pubblica entro il 2020: ma la strada è ancora lunga, a partire dalla copertura internet apparentemente insufficiente, problema risolvibile attraverso i servizi eHealth via satellite.
eHealth via satellite per un servizio davvero universale
Il Belpaese è fanalino di coda per lo sviluppo dell’eHealth. Si stima siano stati appena 12 milioni gli italiani che nell’ultimo anno hanno prenotato sul web le prestazioni sanitarie. Soltanto 7,6 milioni hanno consultato su internet i propri referti medici e 7,1 milioni hanno pagato online i servizi. Sono numeri ancora molto bassi rispetto ai partner europei, ma non pesano su tutto il Paese allo stesso modo: le cifre riguardanti il Veneto raccontano tutt’altra storia e rivelano le potenzialità di questa evoluzione. Il download dei referti via web, attivo dal 2015, è utilizzato dal 60% dei veneti. In questa cifra è compresa una buona parte degli ultra sessantacinquenni malgrado la scarsa confidenza con le tecnologie, per un risparmio totale stimato di 120 milioni di euro l’anno. Tra gli altri risultati, la dematerializzazione di 46 milioni di ricette rosse e il tele monitoraggio di oltre 3.000 pazienti cronici fanno del Veneto una regione di eccellenza per lo sviluppo di queste tecnologie.
Le cause del ritardo nel resto del Paese sono duplici. Innanzitutto la mancanza di cultura digitale, soprattutto nelle amministrazioni e nei pazienti più longevi: dematerializzare processi consolidati e sensibili come quelli legati alla salute richiede un grande sforzo di concertazione, per formare il personale e informare i pazienti. Inoltre la struttura dei software e dei servizi web deve corrispondere il più possible alle esigenze degli utenti, e sviluppare il prodotto corretto richiede lunghe consultazioni.
La copertura della rete è poi una condizione necessaria allo sviluppo dell’eHealth per tutta l’Italia: questi servizi devono infatti essere fruibili dalla totalità della popolazione per poter garantire il massimo delle prestazioni. Mantenere due strutture parallele (cartacea e digitale) moltiplicherebbe i costi riducendo di molto i vantaggi economici della digitalizzazione: ciò rende necessario universalizzare il servizio, ampliando la copertura internet laddove manchino connessioni sufficienti. Entra in gioco qui la tecnologia satellitare, l’unica in grado di servire tutte le zone abitate entro i termini stabiliti dagli accordi europei. L’eHealth via satellite è quindi vitale per un servizio sanitario online davvero universale.
Open Sky fornisce già connettività alle stazioni mobili della Croce Rossa Italiana, che grazie ad un servizio studiato appositamente per le operazioni di emergenza possono attrezzare campi connessi e comunicare con gli ospedali anche da zone remote. Un’esperienza preziosa che dà la misura di come queste tecnologie diano già oggi un aiuto concreto alla cura della salute e della sicurezza di tutti i cittadini.