Internet ad Alta Quota

Agosto 26, 2019

Sono diversi i rifugi raggiunti da internet grazie a Open Sky. Tra questi, quello ubicato presso la conca di Prevala, in provincia di Udine, quello nella Conca del Baitone, nel Parco dell’Adamello, in provincia di Brescia, e quello, ancora, nel comune di Saviore dell’Adamello (BS), in Val Camonica.

Sono i rifugi Celso Gilberti, Tonolini e Città di Lissone che vantano l’utilizzo dei servizi satellitari di Open Sky, utili ai gestori, nonché agli ospiti ed escursionisti che qui trovano punti di ristoro, appoggio e collegamento (internet) con il mondo.

 

  1. RIFUGIO CELSO GILBERTI

A 1.850 metri s.l.m, raggiungibile da Sella Nevea con la telecabina del Monte Canin, oppure da Sella Nevea con comodo sentiero, si erge il Rifugio Celso Gilberti, di proprietà del Cai Società Alpina Friulana, gestito da Irene Pittino.

Il servizio di Open Sky in uso in questo caratteristico edificio in pietra, ubicato a cavallo tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, è Konnect 30 DSD in linea. “È da 9 anni che ci appoggiamo a Open Sky, essendo la tecnologia internet via satellite l’unico modo per comunicare online – commenta Irene -. Qui, in effetti, al confine con la Slovenia, non riusciamo ad agganciarci alle linee fisse e il satellite diventa l’unica risposta”.

 

  1. RIFUGIO TONOLINI

A 2.467 metri s.l.m., sulle rive del Lago Rotondo, specchio d’acqua d’origine glaciale, ai piedi del versante meridionale del Corno Baitone, sorge il Rifugio Tonolini. Un tripudio di flora e fauna: circondano l’edificio otto laghetti alpini naturali, stambecchi, camosci, marmotte ed ermellini.

Un punto di partenza ideale per affascinanti escursioni.

A gestirlo da più di dieci anni è Fabio Madeo, appassionato di montagna e cucina.

Abbiamo attivato Konnect SILVER stagionale – spiega proprio il gestore -. Sono molto soddisfatto del servizio di Open Sky, tanto da averlo rinnovato, nel rifugio, per il secondo anno”.

 

    1. RIFUGIO CITTÀ DI LISSONE 

Infine, a 2.020 metri s.l.m, accanto a un invaso artificiale che raccoglie le acque del torrente Poia, e a una teleferica che trasporta carichi dalla Malga Lincino al rifugio, si trova un edificio con una lunga storia alle spalle: ex fabbricato Enel, ex caserma e ricovero durante la Guerra Bianca in Adamello, nei primi anni settanta acquistato, ristrutturato e trasformato in rifugio dal CAI Lissone da cui prese il nome. L’inaugurazione dell’attuale Rifugio Città di Lissone fu fatta nel 1991. Da allora, a gestirlo è la guida alpina Domenico Ferri con famiglia.

Al suo interno è attivo Konnect SILVER stagionale, così commentato dalla moglie del gestore: “Per fortuna abbiamo il servizio internet satellitare di Open Sky, attivato dallo scorso anno, che ci raggiunge. Temporali a parte, che creano talvolta qualche disagio, per il resto, data la nostra posizione – orograficamente e geograficamente impegnativa – non potremmo più farne a meno”.