Smart city: la città del futuro è in rete

Agosto 13, 2016

Di anno in anno la popolazione mondiale si concentra sempre più nelle città. Dal 2006 i cittadini sono aumentati del 33%, un miliardo in più che porta a quota quattro miliardi la popolazione urbana. L’aumento delle problematiche richiede con urgenza nuovi strumenti di gestione: fortunatamente la tecnologia ha fatto passi da gigante, realizzando quella che oggi chiamiamo Smart City, la città informatizzata nella quale sempre più ci troviamo a vivere. La tecnologia che rende possibile amministrare la Smart City è internet. Scopriamo insieme come.

Web e la Smart City: l’esempio di Nizza

Tutto comincia con la raccolta di dati attraverso una fitta rete di sensori diffusa nei punti nevralgici del tessuto urbano. Solo a Nizza – quarta città al mondo per innovazione tecnologica, dietro a Barcellona, New York e Londra secondo il rapporto “Smart Cities 2015” – sono oggi funzionanti 6.000 sensori, e si prevede di attivarne oltre 5 milioni entro il 2020. Tutti i dati raccolti confluiscono attraverso il web al server centrale della città, dove le informazioni vengono smistate alle relative applicazioni, scaricate dai cittadini sui loro pc o smartphone. Un esempio? A Nizza è attivo un avviso pubblico per gli abitanti allergici al polline: i sensori verificano la presenza di allergeni nell’aria, e in caso di alte concentrazioni avvertono automaticamente via internet la popolazione interessata.

Le applicazioni di queste tecnologie sono potenzialmente infinite: dal risparmio energetico alla protezione ambiente, ai servizi di car sharing, per finire con le smart grid capaci di ottimizzare la distribuzione di elettricità, acqua, gas. A Nizza l’attivazione di smart grid ha permesso fino ad oggi un risparmio del 20% di energetica degli edifici pubblici e del 10% dell’illuminazione. Insomma, il limite è uno solo: la rete.

Piattaforme integrate e digital divide

La concentrazione delle attività produttive e dei centri abitati permette di organizzare in maniera più efficiente il controllo via web. Ma cosa succede se ampie porzioni di territorio urbano non sono ancora connesse alla rete?

È il caso di molte città in Italia, dove il divario digitale colpisce non solo le campagne, ma anche intere periferie o zone industriali secondarie. Lo sviluppo della rete a banda larga terrestre ha subito in questi anni notevoli rallentamenti, ma fortunatamente la soluzione esiste. Open Sky garantisce la connettività sul 100% del territorio grazie alle soluzioni satellitari, ideali per il monitoraggio di sensori e smart grid.

L’alto livello di ingegnerizzazione dei profili permette di limitare i costi di monitoraggio e di risolvere fin da subito il problema del divario digitale. Con il satellite l’Italia può essere più smart, molto prima di quanto possiamo ipotizzare o immaginare.